I beni confiscati alla criminalità organizzata non sono immobili come gli altri. Essi sono stati simboli del potere dei camorristi sui territori da loro dominati
Il progetto
Vogliamo rendere accessibili ai non addetti ai lavori le informazioni sui beni confiscati alle mafie e promuovere buoni esempi di riuso sociale.
Cosa facciamo
Cosenostre.info vuole essere uno strumento informativo interattivo sul patrimonio immobiliare recuperato alle mafie.
Mappatura
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    Sono i beni confiscati utilizzati

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    Sono i beni confiscati su cui è in atto un interveto per usarli

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    Sono i beni confiscati non utilizzati

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BENI CONFISCATI E BENI COMUNI

Proseguono le attività del Catalogo delle buone pratiche di riuso dei beni confiscati e dei beni comuni promosso dal CSV Asso.Vo.Ce.

Proseguono le attività di censimento delle buone pratiche di riuso sociale dei beni comuni e beni confiscati presenti in provincia di Caserta, promosse dal CSV Asso.Vo.Ce.

In questi mesi Asso.Vo.Ce., in collaborazione con qualificati partner come Libera Caserta e con il supporto dei volontari del Servizio Civile Universale, sta aggiornando la mappatura dei beni confiscati presente sul sito www.cosenostre.info e sta proseguendo la mappatura delle buone pratiche territoriali di riuso dei beni comuni sul portale benicomuni.csvassovoce.it

Il progetto quest’anno si arricchisce con la sperimentazione di un percorso di monitoraggio e valutazione dell’impatto delle esperienze di riuso sociale dei beni confiscati su un campione rappresentativo di Comuni casertani (Aversa, Caserta, Casal di Principe, San Felice a Cancello, Teano). L’intento è quello di analizzare le esperienze, evidenziare le buone prassi e dare valore all’attività di rigenerazione del territorio avviata grazie al riuso sociale dei beni confiscati, per sollecitare i vari stakeholder a dare maggiore attenzione al tema. Un’opportunità per gli ETS che gestiscono i beni confiscati: possono dare evidenza alle attività che svolgono all’interno dei patrimoni sottratti alla criminalità organizzata e ai benefici apportati alla comunità. Ma anche un’opportunità per le Amministrazioni Comunali e gli ETS che vogliono impegnarsi nel riuso sociale dei beni confiscati: possono imparare da esperienze e modelli già avviati sul territorio. A margine del lavoro di censimento e ricerca è anche prevista la redazione e diffusione di una raccolta di linee guida operative rivolte alle organizzazioni e amministrazioni pubbliche che intendano impegnarsi per il riuso sociale dei beni.

Proseguono i focus group sul riutilizzo sociale dei beni confiscati: terzo appuntamento il 16 Maggio ore 16,00 a San Felice a Cancello.  Brochure allegata.

In allegato: il Report dell’Incontro di Sessa Aurunca del 18 aprile redatto dai ragazzi del programma Garanzia Giovani per il progetto “Un Osservatorio sui beni confiscati in provincia di Caserta”

Un’occasione di incontro e di dibattito, ma anche “una presa di coscienza” territoriale rispetto ai temi della legalità e della giustizia: i focus group sul riutilizzo sociale dei beni confiscati, promossi dal Centro Servizi per il Volontariato “Asso.Vo.Ce.” di Caserta, dal Coordinamento Libera della provincia di Caserta e dal Comitato Don Peppe Diana., si pongono l’obiettivo di “liberare” le informazioni sui beni confiscati, rendendole fruibili dai non addetti ai lavori, e rientrano nelle attività previste per l’Osservatorio Provinciale dei Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata.

Il gruppo di lavoro di Asso.Vo.Ce., Libera Caserta e Comitato Don Diana, dopo gli incontri a Castel Volturno e a Sessa Aurunca si sposterà a San Felice a Cancello in Vico Tre Giri presso l’APS Campo dei Fiori: l’incontro avrà luogo Lunedì 16 maggio alle ore  16,00 presso un bene confiscato, e di recente vandalizzato. Un atto infame, che ha richiamato l’attenzione della cabina di regia dell’Osservatorio, e che ha portato alla scelta di questa località per un focus group che riunisse tanto i Comuni dell’ambito C2 (Arienzo, Cervino, Maddaloni, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico e Valle di Maddaloni), quanto quelli dell’ambito C1 (Caserta, San Nicola La Strada, Casagiove  e Castelmorrone), non vicini geograficamente ma accomunati da un simile destino nella gestione dei beni confiscati.

In entrambi gli Ambiti territoriali, infatti, la gestione dei beni confiscati si caratterizza per un certo grado di criticità: se il bene confiscato a San Felice  a Cancello ad un mese dall’affidamento è ancora privo di corrente elettrica – ultimo di tanti altri casi in cui i beni confiscati sono stati concessi a realtà del Terzo Settore senza garantire ad esse un accompagnamento minimo – a Caserta e nei Comuni limitrofi non sono mancate strumentalizzazioni politiche di beni confiscati, e mai affidati. Se in occasione del primo focus group è stato possibile lanciare le premesse per una collaborazione tra Istituzioni locali ed enti del Terzo Settore (coronata il 5 aprile scorso dalla Delibera di Giunta che ha sancito la nascita del Tavolo di Concertazione permanente sui beni confiscati), e nel secondo è stato possibile ridiscutere “dal principio” le modalità di confronto tra i diversi attori sociali, il terzo focus group mira a sollecitare un’autentica presa di coscienza territoriale, e a denunciare i disservizi che più volte si sono manifestati nell’amministrazione dei beni confiscati.

Sono stati invitati a partecipare all’incontro del 16 Maggio diverse figure istituzionali rappresentative dei Comuni degli ambiti C1 e C2 dove hanno sede beni confiscati: i Sindaci, gli assessori al Patrimonio ed alle Politiche Sociali, i consiglieri ed i funzionari con delega ai Beni Confiscati; i Coordinatori degli Ambiti territoriali C1 e C2 Alessandro Cappuccio e Vincenzo Mataluna; le Cooperative e le associazioni che hanno ricevuto in gestione un bene confiscato, in particolare l’associazione Marco Polo che sta cercando di ottenere l’affido di un bene confiscato sito a Caserta, Loc. Vaccheria,  ed i giornalisti del territorio.

Si allega la brochure informativa.

Per scaricare il Report del Focus di Sessa Aurunca redatto dai ragazzi di Servizio Civile per il programma Garanzia Giovani impegnati nel progetto “Un Osservatorio sui Beni confiscati in provincia di Caserta” Sandra Affinita, Giorgio Castaldi e Maria Pia Librera clicca qui

181
unità immobiliari censite
202
unità immobiliari pubblicate
71
beni inutilizzati
39
beni in cui è in atto intervento di recupero
92
beni utilizzati
13
video realizzati
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